Guerra e inflazione infiammano i prezzi ma rallentano le compravendite

Secondo Tecnocasa e Nomisma i prezzi delle case continueranno a salire, soprattutto nelle grandi città come Milano, Firenze e Bari. In controtendenza Genova. Cresce l’interesse per monolocali e bilocali

Mercato immobiliare: guerra e inflazione infiammano i prezzi ma rallentano le compravendite
La guerra in Ucraina rischia di giocare un ruolo pesante anche sul mercato immobiliare. Lo spettro di una inflazione a due cifre e di tassi di interesse in aumento incombe anche sul mercato delle case in affitto e sui mutui. I prezzi sono aumentati, ma la compravendita è sensibilmente rallentata non tanto sulle case usate quanto sulle nuove costruzioni (nel tempo colpirà entrambi i segmenti). Tra problemi l’aumento dei prezzi delle materie prime, quelli approvvigionamento di materiali e metalli, e di conseguenze ritardi nei cantieri ma anche la fiducia di famiglie e imprese rischia di farsi negativa. Anche se il mattone rimane nell’immaginario collettivo il bene rifugio per antonomasia, il consuntivo rischia di essere ben peggiore di quanto l’allentamento dell’emergenza pandemica lasciasse sperare.

Prima dello scoppio della guerra, le intenzioni di acquisto erano alte, sui massimi da 15 anni, ma il timore è che l’attendismo nel concretizzare la compravendita faccia perdere un po’ di spinta nei prossimi anni, se il conflitto dovesse prolungarsi. Preoccupazione ma un pizzico di “ottimismo” dall’Osservatorio sul Mercato Immobiliare di marzo 2022 presentato da Nomisma, che analizza l’andamento delle principali città italiane.

(First Online)

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