L’Agenzia delle Entrate ha pubblicato l’elenco delle Onlus iscritte al 22 novembre scorso nell’Anagrafe tributaria che, a partire dal 28 marzo, possono procedere all’iscrizione al Registro Unico Nazionale del Terzo Settore (Runts).
Il Runts includerà, dunque, sia le Organizzazioni di Volontariato (Odv) e le Associazioni di Promozione Sociale (Aps), le quali sono coinvolte nel processo di migrazione automatico dai registri territoriali, sia gli enti che avvieranno in modo autonomo le procedure di iscrizione nel registro, tra i quali rientrano anche le attuali Onlus.
Per le Onlus, dunque, non è prevista una procedura automatica di iscrizione e le tempistiche sono correlate alla disciplina fiscale contenuta nel Codice del Terzo settore. Esse potranno, infatti, procedere con l’iscrizione nel Runts fino al 31 marzo del periodo d’imposta successivo a quello di autorizzazione della Commissione Ue sui nuovi regimi fiscali del Cts, che non è ancora intervenuta.
Con l’accesso nel Runts, le Onlus si qualificheranno Ets e saranno dunque cancellate dall’Anagrafe, senza obblighi devolutivi del patrimonio. Invece, ove l’iscrizione nel Runts avvenga oltre il termine sopra indicato, resta fermo l’obbligo di devoluzione del patrimonio incrementale accumulato in vigenza del regime agevolato di cui al Dlgs 460/97.
Per l’iscrizione nel Runts, le Onlus saranno tenute ad adeguare i propri statuti al Cts e ad assumere la veste di ente del Terzo settore (Ets), presentando apposita istanza tramite il portale del Registro Unico, con l’indicazione della sezione in cui intendono collocarsi e la documentazione richiesta.
Una peculiarità è poi prevista per le Onlus che intendano assume la qualifica di impresa sociale, per le quali la richiesta andrà presentata all’Ufficio del registro imprese nella cui circoscrizione l’ente ha sede legale. L’ingresso nell’apposita sezione delle imprese sociali del Registro Imprese soddisfa, infatti, anche l’iscrizione al Runts.